I prodotti tipici delle Masserie pugliesi

Le Masserie in Puglia sono qualcosa di unico, oggi riscoperte dal turismo e dall'enogastronomia dopo secoli di agricoltura e allevamenti


C'è una storia da raccontare in Puglia, una storia antica, che inizia già nel II sec. a.C. grazie a Catone che nella sua "De Agricoltura" invitava i proprietari terrieri ad abitare nelle loro case di campagna per aumentare il proprio reddito. Catone lo diceva così: "costruirai in modo che la fattoria sia proporzionale al tuo terreno".

Inizia forse così la antica storia delle masserie in Puglia. E furoni per primi gli agricoltori a sentire il bisogno di riparare il bestiame e la famiglia, iniziando a costruire nelle loro proprietà piccoli e modesti fabbricati.

Vitruvio, architetto e scrittore romano, attivo nella seconda metà I secolo a.C., considerato il più famoso teorico dell'architettura di tutti i tempi, occupandosi di case rurali propone che lo sviluppo dei fabbricati sia fissato in funzione delle dimensioni della proprietà terriera e della produttività dei campi.

Siamo alla fine dell'impero Romano di Occidente. In tutta l'Italia dell'epoca nascono i primi fenomeni di vandalismo, con la conseguenza catastrofica di terre deserte, città abbandonate e campi saccheggiati. Per cui, alle villae romane si sostituiscono le "curtes" o "massae", dei veri e propri villaggi agricoli fortificati.

Per riferirci alle prime masserie pugliesi dobbiamo spostarci nel '600 circa durante il periodo di Gregorio Magno. Fu lui con il suo epistolario a fornire le prime notizie sulla proprietà fondiaria ecclesiastica in Puglia, chiamata appunto "massa", da cui deriva il termine masseria. Più tardi, con il termine "massa" si andò ad inviduare il singolo lotto e la proprietà contadina, che più generalmente fu riferito ad ogni azienda agricola di produzione.

Oggi con il termine "masseria" in Puglia indichiamo estensioni varie di terreno, di proprietà privata, munite di ricoveri in muratura. Le masserie sono definibili come ogni forma dell'insediamento umano, nel territorio rurale, centri di produzione e organizzazione del lavoro agrario. Il bisogno quotidiano di sostentamento ha trasformato i mandriani in agricoltori e la pastorizia divenne sussidiaria e complementare all'agricoltura. Accanto agli ovili, alle stalle, ai pollai sorsero i fienili e i depositi di attrezzi e prodotti agricoli.

Il numero e l'ampiezza dei locali (lamie) fu ovviamente proporzionale all'area dei terreni aggregati alla masseria. La semplicità formale delle masserie, la linearità delle superfici, l'essenzialità delle decorazioni, l'estrema chiarezza strutturale, il loro significato umano sono tanto più evidenti proprio in relazione al gusto intellettuale e tecnologico oggi prevalente nell'architettura.

Gli spazi scoperti distribuiti intorno alle masserie pugliesi diventano parte essenziale della vita contadina. Attorno alla dimora il più ampio spazio, la "mezzana", è riservato al pascolo dei bovini e degli equini. La "corte" delle masserie era chiamata tale perché identificava uno spazio chiuso attorno al castello o alla casa padronale, centro dell'amministrazione del possedimento fondiario.

La masseria pugliese, di notevole interesse architettonico per il suo lessico artigianale schietto e pulito, non è solo un'abitazione ma coordina - in un'attività molto più complessa - residenza, lavoro e vita associata. E' all'interno delle masserie che si organizza e commercializza la produzione tipica agricola.

Al posto delle masserie di pecore compaiono le masserie da campo. Nelle masserie, dopo la prima guerra mondiale, al posto degli ovili sorsero i frantoi e le cantine mentre al posto delle scuderie per i cavalli i primi garage. La paura dei pirati e dei briganti (la Puglia è stata per molto tempo terra di brigantaggio e il loro effetto si è avuto anche nella costruzione dei trulli di Puglia) ha fatto sì che la maggior parte delle masserie divennero fortificate.

Una classificazione delle masserie di Puglia può essere qualitativa rispetto al tipo di produzione di prodotti tipici: masseria olivicola, granifera, viticola, di allevamento, a struttura complessa; oppure tipologica, cioè riferita al suo aspetto architettonico: fortificata, a casino, masseria con trulli.

Masseria Santa Chiara, Conversano Bari

Oggi le masserie in Puglia sono state ristrutturate e sono diventate splendidi resort a 5 stelle e sale ricevimenti. Tra le masserie più note citiamo Masseria Torre Coccaro a Savelletri di Fasano, Masseria Borgo San Marco e Masseria Torre Maizza. Compagnia delle Puglie consiglia inoltre di visitare Masseria Santa Chiara a Conversano, in provincia di Bari, una masseria colonica del '500 oggi splendida sala ricevimenti e location ideale per eventi e degustazioni di prodotti tipici.

Vi consigliamo inoltre di visitare la pagina su Facebook di Masseria Santa Chiara e un articolo scritto dal blog di cucina maisazi sull'argomento delle masserie in Puglia.

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